Le percorrenze medie annue delle vetture in flotta subiranno una diminuzione, secondo due terzi degli oltre 100 esperti che hanno risposto al sondaggio lanciato da AgitaLab, il think tank di Agenzia Italia. È una risposta non sorprendente, alla luce del ricorso intensivo allo smartworking annunciato da moltissime aziende. Adesso c’è una voglia diffusa di rivedere i partner e i clienti, per rinsaldare quelle relazioni che sono state messe alla prova dal social distancing, ma poi la comodità di vedersi in video riprenderà un certo spazio. Quale che sarà la forma che il lavoro agile assumerà, è certo che tante riunioni di lavoro saranno tenute da remoto, evitando tempi e costi dello spostamento fisico.
Laddove le percorrenze diminuiranno, fleet manager e noleggiatori si troveranno di fronte alla domanda: mantenere la durata contrattuale a 36 o 48 mesi, generando un risparmio sul minor monte chilometrico, oppure mantenere il monte chilometri e allungare la durata dei contratti, generando efficienze sull’ammortamento e sul valore residuo. Ai noleggiatori converranno durate lunghe, per compensare i costi di acquisizione e rinviare la successiva concorrenza sul medesimo contratto.